Aiuto per scrivere un libro: i compagni di viaggio

Quando mi sono accorta che il mio progetto di scrittura andava avanti e che era il momento di tenere un certo ritmo, ecco, in quel momento ho sentito il bisogno di compagni di viaggio con cui condividere il percorso...

Frequentando il corso online SOAR: Time to write your book con Dan Roam, ho condiviso i miei primi passi con alcuni partecipanti, persone stupende, che non ho mai incontrato nella vita reale e che stanno a parecchi fusi orari di distanza, visto che vivono tutti negli U.S.A.

Trovare una community di scrittori, anche a distanza, è stato fondamentale.

All’inizio un po’ di imbarazzo c’è stato, come il timore che ci fosse qualcuno pronto a giudicare il testo come noioso, o già sentito. Questo imbarazzo è svanito presto quando ho realizzato che eravamo tutti nella stessa barca, tutti con gli stessi dubbi e le stesse incertezze.

Inoltre, se la tua idea non è quella di scrivere un diario segreto, prima o poi qualcuno leggerà i tuoi componimenti ed è meglio – almeno all’inizio, quando l’idea è ancora fragile e indifesa – condividerla con una persona amichevole, priva di interessi personali nel progetto editoriale. Meglio ancora se è un estraneo: non ti preoccupi dell’opinione che ha di te,  non lo incontri ogni giorno, e non devi sprecare energie a immaginare che cosa stia pensando. 

È decisamente liberatorio aprirsi con chi senti vicino senza conoscerlo. Si crea un’intimità particolare, intensa e distante al tempo stesso.

È un tipo di rapporto che apprezzo tantissimo avere con le persone che mi scelgono come coach, e che io stessa ho molto apprezzato nei miei percorsi di formazione personale.


Trovare aiuto per scrivere un libro: il supporto di una community può fare la differenza.

Mi piace fare i corsi con gli americani, hanno alle spalle anni di competenza in fatto di feedback e la applicano a piene mani. Costruiscono un contesto privo dei commenti saccenti, giudicanti e autoreferenziali che spesso infestano gli eventi formativi. 

I compagni di questo corso hanno dimostrato interesse, apprezzato il tono che ho usato e dato anche un suggerimento: abbinare al libro un programma di incontri online per le persone che desiderano lavorare su di sé con il mio libro… e in mia compagnia. Bella idea! Lavorerò per realizzarla.


Unico problema, la lingua. Avevo bisogno di compagni di viaggio italiani, perché il libro sarebbe stato in lingua italiana, almeno nella prima versione.

E quindi, mi sono dedicata a pensare alla mia personale “compagnia del libro”:

  • Un compagno di scrittura che ti aiuta per quando sei in difficoltà
  • Qualcuno che ti aiuta a tenere i tempi e le scadenze
  • Un sostenitore che ti tiene su quando vede che serve
  • Qualcuno che conferma la validità dei tuoi contenuti
  • Un curatore (editor)
  • Qualcuno che pubblica il tuo libro
  • Un esperto di marketing

Una stessa persona può ricoprire più ruoli, oppure potresti cavartela da solo (improbabile ma non impossibile). 

Trovare aiuto per scrivere un libro non significa necessariamente coinvolgere molte persone: l’importante è che chi ti accompagna sia allineato con la tua visione. Alcune persone arriveranno, altre si allontaneranno, ed è parte del percorso.

I diversi ruoli di supporto per scrivere un libro

Ecco i miei primi abbinamenti alle persone che pensavo di volere come compagne di viaggio. Niente nomi, le persone sono anche cambiate nel tempo, le raffiguro in maniera neutra.

Il bello degli omini essenziali è che non hanno connotazioni né di genere né di etnia, quindi anche volendo, e anche eventualmente conoscendomi bene, non li puoi indovinare. Sono universali per definizione.


Quando ho capito che mi sentivo sola e che avere compagni di viaggio era fondamentale, ho cercato prima nella mia cerchia ristretta di persone amiche. Desideravo supporto e incitamento a continuare. Puntavo sul sicuro, diciamo.

Poi in realtà le persone sono cambiate, ed è stata anche l’occasione per aprirmi a nuove conoscenze e collaborazioni preziose.

Trovare aiuto per scrivere un libro non significa solo ricevere supporto, ma anche creare connessioni che si evolvono nel tempo. Le voci non assegnate nell’elenco hanno trovato un nome, c’è voluto del tempo e qualche scelta da fare.

Ad esempio: casa editrice o auto-pubblicazione?

Finché questa decisione non è maturata, alcuni ruoli era inevitabile rimanessero vacanti. 

Seguimi nella prossima puntata per conoscere come prosegue la storia!

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