Pubblicare un libro su Amazon: le prime emozioni con le copie autore
Ebbene sì… ho appena pubblicato un libro su Amazon.
È online, in vendita, ed è una sensazione che ancora fatico a realizzare del tutto.
Ho acquistato qualche copia autore, sono arrivate in un bel pacco di cartone e vederle lì fa effetto, e mi piace un sacco.
Dopo le montagne russe degli ultimi mesi, questo tratto pianeggiante del mio percorso creativo ci voleva davvero.
In questo momento di riflessione, torno a un disegno legato a uno dei primi insegnamenti ricevuti durante il mio percorso di formazione al Visual Coaching con Christina Merkley.
Un percorso internazionale, intenso che mi ha certificato come Visual Coach (e sono l’unica in Italia).
Proprio all’inizio del percorso di certificazione ricordo un cartello con una serie di punti.
Attenzione – disse Christina a noi scalpitanti allieve pronte a tuffarci nel mondo visuale – ci sono dei passaggi mentre si impara:
- Prima sembra tutto fantastico
- Poi inizia a sembrare difficile
- Metti in discussione quello che riesci a fare, ti fa schifo
- Metti in discussione te, pensi di far schifo
- Vedi una possibilità, qualcosa in cui riesci
- Tutto ti sembra di nuovo fantastico
Alla fine non torni all’inizio, tutto ti sembra bello in modo diverso. Tu sei cambiato/a e vedi le cose in modo diverso.
L’ho rappresentato così, e l’ho sempre considerato un percorso da mettere in conto, quando si impara qualcosa di nuovo, quando si fa qualcosa di nuovo.

Sono passaggi fondamentali del processo creativo: prima che qualcosa diventi davvero tuo, attraversi momenti in cui tutto – senso, valore, motivazione – sembra svanire. E tu con loro.
La conca creativa: vulnerabilità e ricerca di senso nella scrittura
Il momento basso della conca non è un passaggio di rinuncia, di stop, di addio e tanti saluti.
È un momento di vulnerabilità e difesa da attraversare continuando a fare piccoli avanzamenti prudenti, dandosi il senso da soli. Ikigai.
Perché forse pensi che non sei capace, che nessuno ti aiuta, che sei solo con le tue scelte e a nessuno importa, ma la realtà è che stai facendo qualcosa che dà un senso alla tua vita, qualcosa che ti prende energie e concentrazione come mai avresti pensato, qualcosa che ti piace.
E se riesci a mettere da parte il desiderio di scaricare sugli altri il senso della tua vita, pensando che sia qualcuno di esterno a dirti che vali, se riesci a fare qualcosa che ha senso in quel momento e chi se ne importa di tutto il resto, se stai lì con le tue parole e i tuoi disegni e pensi “cavoli, bello”, allora questo rollercoaster emozionale non ti scoraggia.
Perché non ce n’è una, di conca, ma tante. Una dietro l’altra.
E intanto, ovunque sei, continui a fare piccoli passi in avanti. Scrivere è come combattere per ogni centimetro: resistere e andare avanti.
Inch-by-inch – diceva Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”. Un monologo lunghissimo dell’allenatore alla sua squadra di football americano, per convincerli che la vittoria si conquista un centimetro di campo dopo l’altro, spingendo in avanti. Una cosa che mi piace del football americano sono proprio questi avanzamenti, a scaglioni da difendere e da lasciare per andare avanti.
Vedo delle analogie con gli avanzamenti nella scrittura.
Il momento più difficile? Quando perdevo temporaneamente il controllo dell’opera, come accadeva ogni volta che la inviavo all’editor per una revisione editoriale. Rimanevo lì in attesa senza poterci fare altro e mi dedicavo a tante altre cose a corollario della scrittura, ma perdevo un po’ aderenza e fiducia nel progetto. Fortuna che c’erano i disegni a cui dedicare attenzione.
Scrivere un libro è come volare: tra turbolenze, fiducia e nuove rotte
Durante il corso SOAR: Time to write your book, Dan Roam propone una metafora potente: costruire un piccolo aereo per riuscire a prendere il volo, proprio come accade quando decidi di scrivere e pubblicare un libro.
Sogni di andare verso il sole, in qualche modo ci credi.
Così, insieme a un gruppo di persone, costruisci un aereo – piccolo o grande – che sia capace di decollare, trovare la sua velocità di crociera, affrontare le turbolenze, correggere la rotta e librarsi in aria.
Ecco, qualche turbolenza c’è stata, come in ogni processo creativo… ma ora, dopo aver pubblicato il mio libro su Amazon, sto volando davvero.