Visioni seriali

C’è chi ha tre o quattro libri sul comodino, io avevo un po’ di serie/film in sospeso….

Prima una influenza che non finiva più e, poi, parecchie ore di volo mi hanno aiutato a smaltire la coda di serie iniziate e film messi in lista. Mi sono messa in pari e negli ultimi giorni mi sono vista anche qualche nuova uscita. La lista era più lunga, alla fine ho lasciato solo i suggerimenti senza dare spazio a quanto non mi è piaciuto. Ecco qui, in ordine casuale:


CIGARETTE GIRL – ho iniziato questa miniserie indonesiana pensando di andare incontro ad una storia di amore e passione. In effetti ci sono entrambi e c’è di più: la lavorazione del tabacco nelle fabbriche di sigarette kretek, la determinazione nel perseguire il proprio talento… una storia appassionante, con ritmi colori e sensibilità anche lontane e bellissime.
La trama intreccia passato e presente e sembra dire: non c’è possibilità nel presente se il passato è negato e nascosto.


LA FAVORITA – adoro i film di ambientazione storica, tanto da non curarmi se siano storicamente affidabili o molto romanzati. Questo è ambientato in Gran Bretagna, nel 1708. La guerra è ovunque, fuori e dentro il palazzo. Il finale è crudele, una condanna quasi fatale. Vedere per credere. Voglio dare un tributo enorme a Emma Stone, che già in Povere Creature mi ha stupito non poco.

Rimanendo in tema”favorita”, penso sia degno di nota anche JEANNE DU BARRY – LA FAVORITA DEL RE.


L’OMBRA DEL GIORNO –  l’ho visto per Scamarcio (…embè…) e per Benedetta Porcaroli che mi ricordo come protagonista di Baby, una delle serie italiane più intense viste negli ultimi anni. Il film mi è piaciuto. Tutta l’azione si svolge dentro un ristorante ad Ascoli Piceno, nel 1938-39. Un interno claustrofobico che però è anche sicurezza e relazioni umane. Quando nella scena finale l’azione si sposta al mare, all’aperto, non fa presagire nulla di buono.


CABINET OF CURIOSITIES – Guillermo del Toro introduce gli episodi di questa sua serie horror che non ho ancora finito e che mi ha disgustato abbondantemente. A chi piace disgustarsi… ecco la serie perfetta. L’inizio di ogni episodio mi ricorda la serie “Alfred Hitchcock presenta” e, come in quella, ci sono episodi che mi sono piaciuti e altri meno. L’episodio n.4 merita su tutti, si intitola L’Apparenza ed è una vera e propria fiaba macabra, divertente e orripilante, perfettamente ambientata in un cul-de-sac wasp.
Non vado pazza per l’horror, questo episodio per me è geniale.


LA PROBABILITÀ STATISTICA DELL’AMORE A PRIMA VISTA – Un piacevole intermezzo tra drammi e storie criminali, finalmente una commedia emozionante, divertente, tutt’altro che idiota. Prima volta che vedo un “funerale in vita” in un film, mi ha lasciato un po’ interdetta… poi ne ho sentito parlare alla radio come di una pratica in ascesa un po’ ovunque… chissà se è vero. In ogni caso, nel film è un momento interessante, assurdo in salsa Shakespeare.
Un film sull’amore vero: qualcuno che ti tiene la mano quando la vita si fa dura.


GRISELDA – all’inizio sembra l’ennesima storia di rivincita femminile, invece è una storia vera, ascesa e declino di una criminale nel mondo del narcotraffico colombiano. La protagonista è Gloria di Modern Family e una volta riconosciuta (dalla voce) non ho potuto non continuare a vedere questa miniserie. Un po’ l’ho dormita, il che non è forse un gran segno di apprezzamento, mi rendo conto. Però sono arrivata alla fine, il che non è scontato… è lunga la lista di titoli abbandonati in corso d’opera.


AJOOMMA – dulcis in fundo – ho amato questo film, ambientato tra Singapore e Corea del Sud, che racconta una storia piccola e poetica, circondata da altre storie più o meno drammatiche. Filo conduttore e motore scatenante della vicenda sono gli han-guk deurama, serial tv sudcoreani che sembrano tanto telenovelas in salsa asiatica. Protagonista è una donna singaporiana di mezza età (ajoomma, in coreano) che avendo già qualche problema di comunicazione con il figlio, decide di inseguire un suo sogno e di andare in Corea, dove la comunicazione sarà davvero quasi impossibile ma, incredibilmente, sincera e autentica. Leggero e profondo, divertente e poetico… da vedere.

Ho letto dopo che questo film ha aperto l’ultima edizione del Far East Film Festival https://www.fareastfilm.com, un gran bell’appuntamento internazionale per appassionati di cinema orientale, in quel di Udine… consigli di viaggio!

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