Intervista alla Radio

Trascrizione della mia Intervista a Radio Città Fujiko

Premessa: parlare in pubblico per me non è facile.
Se chi mi intervista riesce a mettermi a mio agio, diventa più semplice lasciarsi andare.
Alla mia voce ho fatto l’abitudine facendo speakeraggi qua e là e registrando ogni mese il mio podcast. Per quanto riguarda la fluidità del parlato… insomma… rileggo quello che ho detto e la mia parte ipercritica alza mucchi di sopracciglia per frasi sgrammaticate, ripetizioni, anacoluti, termini usati a casaccio.
Ok, preso atto che non è un’intervista perfetta ma sufficientemente buona, la pubblico sul mio blog… Così mi riposo in questo mese di marzo che è stato spesso un mese cruciale nella mia vita.

00:00:00
Camilla: Amici di Radio Città Fujiko, oggi, come anticipato in apertura, parliamo di Coaching e lo facciamo con Giulia Sabbadini che trovate online su Visualcoach.it. Buongiorno Giulia e benvenuta ai nostri microfoni.

00:00:17
Giulia: Ciao Camilla, grazie per avermi invitato.

00:00:20
Camilla: Allora partiamo dall’inizio. Come nasce la tua passione per il coaching?

00:00:25
Giulia: Nel 2019 cercavo un corso di formazione sul linguaggio visuale, un argomento che mi interessa molto e ho trovato un corso di una coach canadese e per curiosità l’ho iniziato. Poi ho scoperto che non era un corso sul linguaggio visuale, ma era un percorso basato sul linguaggio visuale, quindi è stato un po’ un viaggio. Mi è piaciuto molto e mi è piaciuto talmente tanto, visto come aveva funzionato su di me, che poi mi sono certificata con la stessa coach canadese.

00:00:52
Camilla: Che cosa significa Visual Coach? Perché in Italia sentiamo tanto parlare di coaching, invece “Visual Coach” è proprio un concetto nuovo…

00:01:02
Giulia: Sì, è un concetto piuttosto nuovo. C’è qualche applicazione in ambito aziendale; nel mio caso il Visual Coach è uno strumento, quindi io accompagno le persone utilizzando strumenti visuali come mappe e proprio illustrazioni, visualizzazioni di quello che ci diciamo, che mi dicono loro, durante gli incontri. Così rimane un modo per vedere quello che è successo, vedere quelle che sono state le parole che ci siamo scambiati, e vedere quelle che sono state le idee che sono saltate fuori. Avere questa, diciamo questa ricaduta grafica aiuta molto anche a rivedere le cose che sono state dette, magari anche scoprendo qualcosa che si è detto ma in maniera abbastanza inconsapevole, e poi a costruire un percorso che rimane, e che può essere rivisitato rielaborato. Sono mappe ma non sono scritte nella pietra quindi sono comunque delle fotografie di quel momento che però aiutano molto nel rivedere le cose, perché vedendole si capisce molto di più che l’ascolto, che poi un po’ svanisce.

00:02:11
Camilla: Quindi dietro un immagine può esserci un’emozione.

00:02:15
Giulia: Sì, assolutamente. Vengono registrate quelle che sono le espressioni, le emozioni che escono, in modo tale che a un concetto venga anche collegato quello che è il momento emotivo, e tante volte, appunto, anche quello scatena qualche sorpresa, perché si scopre qualche cosa di se stessi che magari non si è abituati a vedere.

00:02:35
Camilla: Sul tuo sito ho letto che ci sono diversi percorsi, ad esempio i percorsi SUPER e SHIFT-IT. Di che cosa trattano?

00:02:45
Giulia: Il percorso SHIFT-IT è quello che ho fatto anche io con la coach canadese. È un percorso che accompagna nel cambiamento, anche se all’inizio non pensi di voler cambiare, ma è soltanto uno stato così d’insoddisfazione, di noia… Oppure senti che qualcosa non va ma non sai neanche bene che cosa… Ecco, questo percorso aiuta a vedere quello che sei, quello che hai maturato, quello che hai fatto, attraverso diversi punti di vista.
E questo vedere attraverso diversi punti di vista, quindi mettendo un po’ di spazio, un po’ di tempo e allontanandosi un po’ da quello che vedi solo nella tua visione di tutti i giorni, aiuta molto ad avere una prospettiva anche diversa, a vedere che il mondo è un po’ più grande di quello che vedi nella quotidianità e su cui ti concentri, ovviamente.
È un percorso molto dolce, non svaluta quello che sei, anzi parte da lì.
Invece il percorso SUPER nasce da una mia recente certificazione e studio sulla Teoria Polivagale, che è un termine abbastanza complesso ma adesso si inizia a sentire, ed è un percorso basato più che altro sul benessere e sulla performance, quindi una sana performance con un approccio che è molto fisico, parte dal corpo.

00:04:01
Camilla: Quindi due percorsi completamente differenti.

00:04:04
Giulia: Hanno in comune il mio approccio.

00:04:06
Camilla: Eh certo.

00:04:07
Giulia: E anche l’uso delle mappe, perché comunque io uso sempre il linguaggio visuale come strumento a supporto del coaching.

00:04:16
Camilla: Per quale motivo è essenziale essere gentili con noi stessi anche nei pensieri e nelle parole che ci rivolgiamo?

00:04:24
Giulia: Questo è un punto in comune tra i due percorsi! Io sono fondamentalmente convinta che abbiamo bisogno di essere più gentili con noi stessi, e di trattarci almeno come trattiamo il nostro migliore amico, quindi con la stessa compassione, che non è un sentimento negativo, è essere vicini, di venirsi incontro, di non legittimarsi, di non criticarsi più del dovuto. È proprio un modo per aprirsi anche ai propri limiti, alle proprie imperfezioni, perché comunque fanno parte di noi e non devono essere cancellati o soppressi. Sono parti di noi che sono importanti. Una gentilezza, quindi un autocompassione che non è autocommiserazione, è un’apertura, è un modo per potenziarsi, è un modo per trovare un sacco di motivazioni e anche di energia.

00:05:21
Camilla: Qual è il ruolo del linguaggio visuale in questo percorso?

00:05:26
Giulia: Ecco, il linguaggio visuale per me è un modo per amplificare quelle che sono le parole. Noi ci fidiamo molto del linguaggio verbale e ovviamente lo usiamo quotidianamente. Diamo per scontato che sia comprensibile a tutti per come lo intendiamo noi. Il linguaggio visuale invece lo amplifica. Io quando disegno qualche cosa non dico solo la cosa in sé, ma anche quella che è tutto il mio vissuto su questa cosa come la intendo io, come la intende la cultura a cui appartengo… Arricchisco moltissimo, dagli oggetti ai concetti astratti… Il disegno aumenta tantissimo il significato… E poi anche come si organizzano gli elementi nello spazio, nello specifico in un foglio, vuol dire anche quello. Sono letture diverse, modi di rappresentare qualche cosa che non è lineare e quindi parla con diverse parti del nostro cervello. Insomma, sono importanti entrambi.

00:06:22
Camilla: Hai degli eventi in cantiere o dei progetti che stanno per partire? Dei corsi?

00:06:29
Giulia: I percorsi di coaching io li faccio online, quindi sono in videochiamata e quindi uno sottoscrive un mio percorso e poi ci sentiamo, ci mettiamo d’accordo sull’orario, sui tempi. È un qualcosa di molto personalizzato, un qualcosa che non deve andare a stressare ulteriormente la nostra vita, quindi ci si mette d’accordo.
Dal vivo, diciamo in presenza, faccio dei corsi di introduzione al linguaggio visuale. Collaboro con un con una società che si chiama Scribing.it che organizza questi corsi che faccio sia in gruppo, quindi magari in spazi di coworking oppure presso strutture, sia 1 a 1 personalizzato sempre in videochiamata. E lì io, ecco una cosa che facevo già prima, aiuto le persone un poco ad esprimersi con linguaggio visuale, imparando quelle che sono veramente le basi proprio l’ABC. E dopo loro se vogliono possono ovviamente allenarsi a diventare bravissime… Però si parte proprio dalle basi.

00:07:26
Camilla: Ci dai così al volo tre consigli per migliorare magari il nostro quotidiano…

00:07:32
Giulia: Una cosa che ho imparato recentemente e che ho messo anche nel mio blog non è l’importanza del respiro, ma non un respiro controllato in maniera troppo rigida, è proprio di scoprire un proprio respiro, quindi aprirsi alla curiosità e all’esplorazione del respiro…
Poi, ci sono degli esercizi che aiutano a capire quanto sia facile parlare con il linguaggio visuale e quanto il nostro cervello sia veramente portato a interpretare, a dare un senso alle cose, se c’è la voglia della comunicazione. Ci sono degli esercizi che… adesso spiegarli alla radio è un po difficile… Però sono sul mio blog. Il post si chiama Ghirigori e uccellini. Lì spiego due esercizi molto base che servono proprio a liberare un po’ la mano e poi a fare un esercizio veramente molto buffo e molto immediato per rendersi conto di quanto sia anche divertente imparare a esprimersi in modo visuale.

00:08:31
Camilla: Ecco invece sul tuo sito Visual Coach punto it ho letto che ogni mese scrivi una storia…

00:08:38
Giulia: Il fatto di scrivere ogni mese per me è un obbligarmi a un esercizio, in modo tale da investire ogni mese un po’ di tempo nella mia curiosità, nel fatto di stare attenta delle cose in modo tale da poterle raccontare, e nel canalizzare anche delle energie per far crescere quello che è il mio sito.

00:08:57
Camilla: E poi chi legge queste storie può imparare qualcosa attraverso un racconto…

00:09:02
Giulia: Sì, io racconto cose mie, racconto di libri che ho letto, oppure do dei suggerimenti, appunto di esercizi come in questo caso. È un modo anche per conoscermi.

00:09:14
Camilla: Giulia Come fare per contattarti? Abbiamo detto che c’è il tuo sito Visualcoach.it. Non so se vuoi darci altri riferimenti, se sei sui social…

00:09:24
Giulia: Ho una presenza su LinkedIn… Giulia Sabbadini.

00:09:28
Camilla: Quindi per contattarti invitiamo i nostri ascoltatori a visitare Visualcoach.it e lì ci sono tutti i tuoi riferimenti

00:09:35
Giulia: Sì, esatto, c’è la mia e-mail, c’è anche la possibilità di prendere subito un appuntamento gratuito, una mezz’oretta. Ci parliamo, vediamo se c’è qualche cosa… qualche domanda, qualche curiosità. Io ci sono.

00:09:48
Camilla: Io ti ringrazio tantissimo per essere stata ai nostri microfoni e spero di risentirti presto.

00:09:54
Giulia: Grazie Camilla.

L’intervista è andata in onda il giorno 27 gennaio 2023 e, in replica, il 3 marzo nel programma “A qualcuno piace Altro” condotto da Camilla Tullini su Radio Città Fujiko, ed è disponibile nel podcast di Radio Città Fujiko a questo indirizzo: https://on.soundcloud.com/H4afLdYDzgUPT6oU6

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