LA MENTE VISUALE È UNO STRUMENTO POTENTE CHE POSSIAMO ALLENARE IN MODO CONCRETO E CONFORTEVOLE, PER SENTIRCI COINVOLTI, ATTIVI, FOCALIZZATI E CURIOSI.
LA MENTE VISUALE È UNO STRUMENTO POTENTE CHE POSSIAMO ALLENARE IN MODO CONCRETO E CONFORTEVOLE, PER SENTIRCI COINVOLTI, ATTIVI, FOCALIZZATI E CURIOSI.
Qualche giorno fa ascoltavo la radio. Domenica sera, ritmi rallentati serali, preparativi di cena. Domenica sera, su Radio 3, c’è un programma che mi piace: Hollywood Party – Il cinema alla radio.
Parlano di cinema e spesso la puntata consiste in un film del grande schermo raccontato dal conduttore, alternando racconto, pezzi di parlato del film nella versione italiana, e contenuti extra sul film stesso. La sola idea di “cinema alla radio”, per di più con stralci di dialoghi doppiati, potrebbe far accapponare la pelle a molte persone che conosco, e lo capisco. Prima della condanna, però, inviterei i giudici ad andare sul sito RaiPlaySound e a cercare nella lista dei film un film che ricordano di aver visto tempo fa, oppure da cui sono incuriositi, e a provare.
Io ho ascoltato parecchi film, e mi piace un sacco. Mi piace ascoltarne il podcast mentre faccio viaggi lunghi in auto, scegliendo un film che mi accompagni. L’ultimo viaggio, con “Finalmente Domenica!” di Francois Truffaut, è passato in un soffio e mi sono divertita doppiamente, perché così come mi è tornato a mente il film, mi sono ricordata anche il periodo in cui lo vidi, le persone con cui ne parlai a suo tempo… Ero all’università, sono passati 30 anni, il mio mondo è cambiato più volte, quelle persone non so più dove sono e cosa fanno, ma in quel momento, guidando sulla Bologna-Padova, mi sono tornate alla mente come fosse ieri.
Buffo, ascoltare film che sono legati a ricordi intensi, e questi stessi ricordi si risvegliano. Non mi è finora successo rivedendo i film, con la vista invasa dalle immagini in movimento, ma solo ascoltandolo alla radio e ricostruendo con l’immaginazione le scene. Questo minimo sforzo mentale ha riportato a galla le scene del film e manciate di vissuto ad esse collegate.
Tornando a qualche domenica fa, stesso programma, ma con E.T. l’extra-terrestre.
Ho visto E.T. al cinema, quando ero bambina. Ero alle medie, e alle medie io ero molto bambina. Ricordo vagamente che mi era piaciuto, a suo tempo era un film-evento non da poco. L’ho rivisto negli anni successivi, più volte, non ricordo emozioni particolari a parte una certa insofferenza verso la lentezza di alcune scene.
Ascoltandolo alla radio mi sono ricordata dialoghi già sentiti, scene già viste, emozioni già provate in quel cinema 30 anni fa.
Bello. Non ho rivissuto le emozioni, ero “con” le mie emozioni di quel tempo: mi potevo vedere mentre sentivo quello che sentii a suo tempo, una riscoperta emozionante di quanto mi aveva mosso quel film (ero alle medie, ero bambina e con le lacrime molto facili a sgorgare a fiumi).
Potenza dell’ascoltare un racconto, potenza della mente visuale che, guidata dalla parola, mi ha permesso di vedere di nuovo una parte di me che non ricordavo. E ora ne parlo per fissare il ricordo, perché queste parole che scrivo e stai leggendo sono il mio modo per dare concretezza a una esperienza, con la parola e con il disegno.
Nei miei corsi di introduzione al linguaggio visuale, lo ripeto ossessivamente: il linguaggio verbale e il linguaggio visuale non sono in competizione, sono alleati. L’uno amplifica l’altro e, nel migliore dei casi, dialogano e creano un percorso virtuoso di coinvolgimento, confronto ed efficacia.
Una mente visuale allenata crea spazio e prospettiva dove l’abitudine ci abitua a non averne. Apre alla curiosità e alla possibilità di nuovi e diversi punti di vista. Permette di entrare in contatto con la nostra parte corporea, di dare voce e forma ad un linguaggio potente, incarnato, non razionale.
Il Percorso Autonomico che trovi tra le attività da fare con me lavora molto con la mente visuale per esplorare e conoscere il tuo proprio sistema nervoso, riconoscerne gli stati, le percezioni che attiva, le storie a cui dà vita.
Non ha nulla a che fare con la terapia, è un passaggio sul sé che aiuta il benessere personale e le relazioni. È un bell’esercizio, adatto a tutti, a qualunque età! Se vuoi saperne di più, contattami!
30 April ·
By Giulia Sabbadini